Il coworking sbarca negli hotel

Il rapporto tra il mondo del lavoro e gli hotel è sempre stato molto stretto: questi sono stati spesso teatro di convegni, meeting, cene aziendali e viaggi d’affari.

A questo scenario si sta aggiungendo una nuova tendenza: molti hotel stanno implementando degli spazi destinati al co-working, ossia alla condivisione di uffici tra professionisti e lavoratori autonomi, anche appartenenti a settori lavorativi diversi.

Il coworking non è, però, solo condivisione di spazi, per suddividere le spese legate all’affitto ed alla gestione di un ufficio, ma soprattutto un’occasione per incontrare altri professionisti e “fare network” integrando le rispettive competenze.

Ecco allora che l’apertura degli hotel ai coworking riflette un cambiamento non da poco, ed è innanzitutto culturale: se prima infatti la clientela business era rappresentata solo da professionisti in giacca e cravatta, appartenenti ad un ambiente serioso ed un po’ “compassato”, ora invece si include anche la generazione dei Millenials, dei giovani manager, dei nativi digitali, che abbattono barriere culturali e geografiche collaborando con persone dall’altra parte del mondo, combinando lavoro e creatività, curiosità e passione, divertimento e produttività in un mix senza precedenti.

 

L'area coworking BlankPages di Los Angeles.
L’area coworking BlankPages di Los Angeles.

 

Si  tratta di una moda passeggera? Difficile pensarlo;  è interessante leggere le dichiarazioni in proposito di John Hardy, CEO di The John Hardy Group e fondatore di Radical Innovation in Hospitality:

..Abbiamo iniziato a vedere un grande cambiamento nella definizione tradizionale di un hotel. Non è più sufficiente essere un edificio rettangolare, con un marchio tradizionale. Gli alberghi, invece, hanno bisogno di essere al passo con gli stili di vita che mutano e con le esigenze tecnologiche in continua evoluzione! Molti stanno già cambiando, prevedendo spazi comuni sempre più grandi (come lounge bar nella hall), e gli spazi di coworking sono il prossimo passo.

Se gli alberghi non stanno prendendo in considerazione la domanda di aree dove vivere e lavorare, corrono il rischio di rimanere fermi ad una sola dimensione!“.

 

Sei motivi per cui prendere sul serio la diffusione dei coworking:

  1. I viaggiatori business tendono sempre più a portare con sé gli strumenti di lavoro (notebook, tablet, ecc); perciò molti hotel preferiscono offrire un luogo di lavoro informale e stimolante, anziché i “datati” business center.
  2. Sono comodi sia per gli ospiti dell’hotel, sia per coloro che devono incontrarli. I coworking sono molto funzionali non solo per lavorare, ma anche per fissare appuntamenti con clienti e partner in una maniera più informale ma pur sempre idonea a lavorare.
  3. Ci sono già molti coworking in hotel di spicco, in tutto il mondo. Oltre all’Hotel Schani di Vienna, il primo in Europa, troviamo lo Yotel di New York, il Marriott West Loop in Houston e l’Orlando Marriott Lake Mary in Florida.
  4. Favorisce l’interazione umana e, quindi, professionale. Molti professionisti soffrivano la solitudine del lavorare da soli nella propria camera d’albergo, specie magari dopo un lungo viaggio. Uno spazio in condivisione con altre persone è sicuramente più stimolante e permette il nascere di nuove relazioni umane e, perché no, professionali.
  5. Ne stanno per arrivare molti altri. Negli USA, molti coworking già esistenti stanno lavorando per espandersi aprendo altre strutture ed integrando uno spazio di abitazione detto co-living.
  6. Riflettono un cambiamento generazionale: sono in linea con i Millenials, il principale target demografico oggigiorno.

Nel 2015 è nato il primo coworking hotel in Europa, l’Hotel Schani di Vienna, realizzato grazie al progetto “Futurehotel” del Fraunhofer. In Italia invece, è atteso per il 2017 la trasformazione dell’abbandonato Palazzo del Sonno di Firenze in un coworking hotel, ad opera di The Student Hotel, società che ha già realizzato diversi coworking hotel in Olanda.

 

I vantaggi: cross-selling

Quali sono i vantaggi per gli hotel che destinano alcune aree al coworking, e perché si dovrebbero farlo?

Nel rispondere a queste domande se ne incontrerà una terza: predisporre un coworking in hotel è un servizio aggiuntivo per i propri clienti o può essere un’attività scollegata dal core business dell’hotel?

Sicuramente l’hotel che crea al suo interno spazi di coworking non si rivolge solo ai propri ospiti, ma anche ad un pubblico esterno, magari non interessato al servizio di hospitality.

Liberi professionisti, imprenditori del digitale, creativi e startupper: lavoratori che magari non possono ancora sostenere i costi fissi di un ufficio, ma molto interessati ad un ambiente stimolante e ricco di opportunità di fare rete e stringere importanti rapporti. E che, frequentando l’hotel, gli conferiscono un appeal dinamico e contemporaneo.

Il primo beneficio del coworking, quindi, è legato ad un sicuro miglioramento di immagine dell’hotel, che diventa un punto di riferimento importante per la cultura digitale, dato che spesso e volentieri in seno ai coworking si organizzano eventi, convegni e corsi di formazione professionale.

Il secondo, e principale, vantaggio che l’allestimento di un coworking può apportare ad un hotel è il sicuro indotto che viene generato. Si pensi all’organizzazione di eventi, cene, congressi che spesso durano più giorni, e alle necessità ad essi correlati: coffee break, pranzi e cene a prezzi convenzionati, pernottamento di chi attende a questi eventi, oltre che l’affitto della location. I margini di guadagno sono tutt’altro che trascurabili.

Il terzo vantaggio è che il coworking genera una continua e sicura entrata per le casse dell’hotel: la presenza dei co-workers permette di aumentare il fatturato nella bassa stagione, sia con gli incassi del coworking che con tutti i servizi offerti dall’hotel (ristorante, eventuale palestra ed area benessere) con cui è possibile fare up-selling.

 

L’Arredo del coworking

Ma come arredare un coworking? Ovviamente ognuno di essi ha uno stile tutto suo, legato magari all’atmosfera della città in cui è situato o ad altri fattori variabili; una cosa però accomuna tutti: l’arredamento è improntato alla creatività e deve favorire tanto la concentrazione quanto la socializzazione.

Considerando che i co-workers lavorano prevalentemente nel settore del digital, che non prevede il continuo contatto col pubblico, e che hanno un’età mediamente giovane, ne consegue che l’ambiente sia molto più informale rispetto a quello minimalista e contemporaneo degli uffici.

Sono, sì, luoghi di lavoro, ma anche e soprattutto di creatività, di condivisione e di incontro, e perciò sono sempre presenti elementi di arredo inusuali nel mondo del business.

 

coworking_arredamento

Spazio allora ai colori ed alla fantasia, cercando di combinare omogeneamente creatività e praticità: per scrivanie e tavoli vengono molto usati colori tenui, prevalentemente legno chiaro, ma anche acciaio e vetro, mentre per gli elementi d’arredo ed oggetti da scrivania sono d’obbligo tinte vivaci.

Piante, oggetti vintage, forme stravaganti per lampade e poltrone e scritte ed adesivi sui muri e tonalità accese sono gli ingredienti per un ambiente di lavoro piacevole, stimolante ed informale.

Sono sempre presenti anche aree per il ristoro e la socializzazione, momenti fondamentali per ogni coworking, ALMENO quanto la fase lavorativa; qui possiamo trovare una “postazione” per una macchina del caffè, comode poltrone e magari un tavolo da ping pong. La progettazione di un coworking prevede di unire gli strumenti necessari ad un’attività di ufficio (postazioni, scaffali, sala riunioni, proiettori per conferenze) con tutto può favorire il relax e la collaborazione tra i lavoratori ed un clima informale (area relax, spazi comuni con oggetti di design, arredamento di tendenza e ricercato).

Nonostante ciò possa sembrare un progetto relativamente agevole, in realtà sono necessarie competenze molto solide  per dar vita ad un risultato veramente valido; tant’è che vi sono alcuni studi di progettazione ed architettura che si sono specializzati in questo settore emergente.

 

Se il tuo hotel è in una grande città ed hai una clientela business, forse pensare di allestire un coworking potrebbe essere un ottimo investimento non solo per ammodernare l’immagine della struttura, ma anche per aumentare gli incassi sensibilmente, sia con l’affitto delle postazioni che con le numerose occasioni di cross-selling che si creeranno.

Qualora decidessi di cogliere questa opportunità, Uno Fabbrica può mettere al tuo servizio tutte le competenze ed il know-how necessari per l’allestimento di un coworking funzionale e di successo!

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